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CLOSTRIDIUM BUTYRICUM CBM588: IL NEXT GENERATION PROBIOTIC UTILE IN CASO DI IBS-D

L’utilità del butirrato e la svolta offerta dal C. butyricum

L’utilità del butirrato e la svolta offerta dal C. butyricum

 Forse non tutti sanno che il butirrato è un acido grasso a catena corta che svolge un ruolo molto importante nella salute intestinale. Questa sostanza rappresenta infatti la principale fonte di nutrimento per le cellule dell’epitelio del colon e contribuisce al mantenimento della loro funzione e integrità, favorendo la salute generale dell’intestino e regolando la risposta infiammatoria e modulando il microbiota intestinale in senso eubiotico.

In particolare, gli studi scientifici affermano che il butirrato potrebbe svolgere un ruolo benefico nel contesto dell’IBS-D, sottotipo della sindrome dell’intestino irritabile caratterizzato da diarrea.

Il butirrato è prodotto da alcune specie batteriche presenti nel colon durante la fermentazione dei carboidrati complessi, come le fibre alimentari. Studi recenti hanno di fatto evidenziato che i soggetti con IBS-D presentano una carenza di batteri butirrato-produttori. Questo giustifica l’impiego di batteri in grado di produrre butirrato per lo sviluppo di specifici integratori che assunti oralmente possano raggiungere il colon e produrre butirrato endogeno.

La promozione della produzione di butirrato endogeno dimostra inoltre di essere una strategia vantaggiosa poiché assicura un rifornimento di butirrato continuo e in tutte le aree del colon.

Tra i batteri butirrato-produttori spicca lo speciale ceppo Clostridium butyricum CBM588, registrato da molti anni come farmaco in Giappone e in altri paesi asiatici dove è usato per trattare la malattia infiammatoria intestinale e la diarrea. Esso, peraltro, è stato identificato da Nature Microbiology1 come uno dei primi e più impattanti Next Generation Probiotic, anche denominati prodotti bioterapeutici vivi di nuova generazione.

C. butyricum e miglioramento dei sintomi dell’IBS-D

L’efficacia e la sicurezza del Clostridium butyricum CBM588 in pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile con prevalenza diarroica (IBS-D) è stata indagata in uno studio del 2018 2 pubblicato su una rivista di Nature, gruppo editoriale internazionale tra i più rinomati al mondo.

166 pazienti con diagnosi di IBS-D, con diagnosi effettuata secondo i criteri di Roma III, sono stati randomizzati in un gruppo intervento, formato da 85 soggetti che hanno assunto il C. butyricum per 4 settimane, e un gruppo placebo costituito da 81 soggetti che hanno assunto il placebo.

Lo studio ha confrontato la gravità dell’IBS-D prima e dopo il trattamento in entrambi i gruppi utilizzando l’IBS-SSS (Severity Scoring System) che valuta i seguenti fattori:

  1. Dolore addominale
  2. Frequenza delle evacuazioni
  3. Consistenza delle feci
  4. Impatto sulla qualità della vita

Al termine dello studio, è stato osservato un miglioramento dei sintomi significativamente maggiore nel gruppo che ha assunto il C. butyricum. Inoltre, a differenza di quanto rilevato per il gruppo placebo, il C. butyricum ha impattato positivamente su tutti i fattori valutati dall’IBS-SSS.

In particolare, nel gruppo intervento è stata ridotta significativamente la frequenza di evacuazione, in media di quasi 2 episodi/giorno rispetto all’inizio dello studio, miglioramento non osservabile nel gruppo placebo.

Questi risultati confermano il vantaggio terapeutico in pazienti con IBS-D attraverso l’utilizzo del C. butyricum.

1 O’Toole PW, Marchesi JR, Hill C. Next-generation probiotics: the spectrum from probiotics to live biotherapeutics. Nat Microbiol. 2017 Apr 25;2:17057. doi: 10.1038/nmicrobiol.2017.57. PMID: 28440276.

2 Sun YY, Li M, Li YY, Li LX, Zhai WZ, Wang P, Yang XX, Gu X, Song LJ, Li Z, Zuo XL, Li YQ. The effect of Clostridium butyricum on symptoms and fecal microbiota in diarrhea-dominant irritable bowel syndrome: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Sci Rep. 2018 Feb 14;8(1):2964. doi: 10.1038/s41598-018-21241-z. PMID: 29445178; PMCID: PMC5813237., double-blind, placebocontrolled trial.

* Mancabelli L, Mancino W, Lugli GA, Argentini C, Longhi G, Milani C, Viappiani A, Anzalone R, Bernasconi S, van Sinderen D, Ventura M, Turroni F. Amoxicillin-Clavulanic Acid Resistance in the Genus Bifidobacterium. Appl Environ Microbiol. 2021 Mar 11;87(7):e03137-20. doi: 10.1128/AEM.03137-20. PMID: 33483308; PMCID: PMC8091617.