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Candida vulvovaginale: quali sono i sintomi e come curarla
Candida vulvovaginale: quali sono i sintomi e come curarla

CANDIDA

Candidosi vulvovaginale

Candidosi vulvovaginale

La Candida è un genere di funghi che può causare infezioni in diverse parti del corpo, ma è particolarmente noto a tutto l’universo femminile per la sua responsabilità nel provocare la candidosi vaginale, anche detta vulvovaginite da candida, che colpisce almeno una volta nella vita il 75% delle donne.

Si pensi che oltre il 28% delle adolescenti che si recano in un ambulatorio di un ospedale pubblico italiano per una visita ginecologica ha una vulvovaginite da Candida (Guaschino et Al, 2008). Ma rappresenta un problema frequente anche nelle donne di altre fasce d’età.

Eppure, la Candida è presente come commensale nel microbiota di tutte le donne spesso senza dare alcun fastidio. Purtroppo, però in alcuni casi la Candida si evolve da fungo in forma di spora dormiente e inoffensiva a forma ifale, aggressiva e in grado di causare sintomi talvolta insopportabili come prurito, arrossamento e perdite bianche spesso paragonate a ricotta per la loro consistenza caseosa. Oltre a queste manifestazioni la Candida può portare a disturbi persino più seri e trascurarla non è una buona scelta.

Il primo passo nella propria personale lotta alla candidosi vulvovaginale consta nell’ottenimento di una corretta diagnosi da parte di uno specialista in ginecologia che possa trattare la problematica in modo specifico con un antimicotico mirato e opportunamente dosato. L’autodiagnosi è sicuramente nemica del successo terapeutico.

Dopo un idoneo trattamento è comunque importante non abbassare la guardia perché la Candida è presente in ciascuno di noi e per alcune donne esistono maggiori cause predisponenti alla sua evoluzione da microrganismo dormiente a microrganismo opportunista in grado di creare disturbo.

Le indicazioni comunemente fornite per la prevenzione delle recidive di vulvovaginite da Candida comprendono:

  • Evitare l’uso continuo e indiscriminato di antibiotici e limitarlo al trattamento di infezioni documentatamente batteriche per evitare di fornire un ulteriore turbativa al microbiota vaginale.
  • Stabilire insieme al proprio medico le norme igieniche e alimentari da osservare al fine di migliorare la propria quality of life e la gestione delle recidive da Candida.
  • Chiedere consiglio del proprio ginecologo rispetto all’opportunità di assumere un integratore probiotico per promuovere l’equilibrio del proprio microbiota vaginale.

Come si può tenere a bada la Candida?

Come tenere a bada la Candida

Il ruolo del butirrato nel contrastare le infezioni da Candida

Il ruolo del butirrato nel contrastare le infezioni da Candida

Il butirrato è un importante acido grasso a catena corta o SCFA (dall’inglese short chain fatty acid) che si trova naturalmente nell’intestino perché prodotto da parte di alcune specie batteriche presenti nel colon durante la fermentazione di alcune fibre alimentari.

Il butirrato è stato studiato per i suoi potenziali benefici per la salute, tra cui il miglioramento della salute intestinale, l’aumento di energia, la riduzione dell’infiammazione e anche la sua capacità di contrastare le infezioni da Candida.

Un modo in cui il butirrato può aiutare a contrastare queste infezioni è attraverso la sua capacità di modulare il sistema immunitario. Inoltre, il butirrato può agire direttamente sui funghi Candida, inibendone la crescita.

Alcune ricerche hanno anche dimostrato che il butirrato può aumentare la produzione di sostanze antimicrobiche da parte delle cellule del sistema immunitario, come le cellule killer naturali, che possono aiutare a distruggere i funghi Candida.

Tra le specie batteriche note per la produzione di butirrato possiamo citare in primis Faecalibacterium prausnitzii e Clostridum butyricum il cui nome è dovuto proprio alla sua peculiarità di produrre butirrato in quantità elevate.

Oggi, la possibilità di assumere un integratore alimentare che contenga uno speciale ceppo di Clostridum butyricum (sicuro e documentato per le sue attività benefiche) ci offre un nuovo strumento nel contrastare le infezioni vaginali da Candida e le sue recidive.

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